Dal passato, quando nelle immense pianure si alternavano campi di grano a verdi pascoli, come una visione romantica e nostalgica di un’epoca dura ma dai contorni epici, arriva fino a noi la magica figura del buttero: l’uomo che con il suo cavallo, dall’alba al tramonto, attraversava pascoli, guadi e tratturi governando mandrie di vacche o bufale.
Tranne isolati casi, questa figura risulta scomparsa ormai da decenni. Ma non la cultura equestre che essa rappresenta: uomini che ancora oggi mantengono intatte le abitudini e le numerose tradizioni ad essa legate. Avere come guida un buttero di maremma può essere un modo unico di conoscere questo territorio.
La monta del buttero è infatti ideale per l’equitazione di campagna e il turismo equestre. Per questo motivo trovarsi a fianco ad uno di questi cowboy maremmani lungo remote località o ammirare i singolari spettacoli equestri a cui danno spesso vita potrebbe essere un’esperienza indimenticabile. Nel Parco naturalistico archeologico di Vulci o attraverso la fitta vegerazione del Parco dell’Uccellina, una passeggiata a cavallo con i butteri maremmani rinnoverà il vostro piacere di esplorare.